Granata1971
Ciao!
Allora, cosa c’è da dire? Come saprai, il Salisburgo è stata la prima associazione rilevata dal Red Bull. All’inizio, c’erano tanti bisticci con i tifosi ma particolarmente con gli ultras a causa della modifica dei colori, del nome dell’associazione, ecc. Il successo sportivo è venuto quasi all’improvviso, però a) naturalmente, funzionava più facilmente in un campionato più piccolo come quello dell’Austria b) risultava solo grazie agli investimenti grandissimi. Il vero successo è venuto appena entrava Ralf Rangnick. Da questo momento si vedeva davvero uno sviluppo di uno stile di calcio mai visto in Austria - o essendo un po’ megalomane - nel mondo. Un tipo di pressing ineguagliabile, i giocatori giovani ed ambiziosi, degli allenatori capaci: dal 2012 fino al 2019 si può dire veramente che era il periodo d’oro del Salisburgo - le vittorie contro Ajax 2014, contro la Lazio 2018, la prima stagione nella Champions League - sono dei ricordi bellissimi. Purtroppo, da un paio d’anni non funziona come una volta. Il direttore sportivo, Freund, è andato al Bayern, la squadra è piena di giocatori giovani ma mediocri, e si trova in un vero vuoto di responsabilità da parte della dirigenza del Red Bull.
È questo mi porta al tema principale: Visto che le regole della proprietà multi-club dell’UEFA verranno ovviamente allentate, sembra piuttosto ovvio che il Red Bull si interessa anche per un’associazione della Serie A. Naturalmente, col disordine esistente nell’azienda Red Bull (purtroppo, dopo la morte del socio austriaco Mateschitz sembra che ci sia un po’ di casino nel piano della direzione), io non sarei convinto che entrassero con tutto il loro sforzo - non cercheranno di ricreare l’associazione proprio da zero. Comunque sono convinto che se entrano, inizierà un’era nuova. Metteranno dentro dei nuovi responsabili sportivi, cercheranno di adattare la squadra alla loro politica sportiva, potrebbe anche darsi che modifichino lo stemma ed i colori (ma visto che il nome Torino sarebbe come fatto per il Red Bull, non penso che vi metterà nei guai).
Visto che originariamente c’erano solo due associazioni di proprietà di Red Bull (Salisburgo, poi Lipsia), si vedeva benissimo che era più facile anche per loro la coordinazione. Ora, con impegni non solo in Austria e Germania ma anche in Brasile, Giappone, chissà dove, sembra che qualche volta non sanno neanche loro qual era la grande idea.